Accordo sulle politiche dell'orario del personale del comparto

Grosseto -

 Non è servita una sentenza della Corte di Cassazione, non è stato sufficiente che la Regione Lombardia, con una semplice circolare interpretativa, li concedesse senza discutere, non sono bastati vari accordi aziendali in Regione Toscana, buon ultimo quello di Empoli.

Con un gioco di prestigio che neanche il Silvan dei tempi migliori si sarebbe sognato, con un procedimento che gli alchemici di ogni tempo e luogo hanno vanamente cercato, alla ASL 9 siamo riusciti, non a trasformare il piombo in oro oppure a far uscire una giraffa da un cilindro....siamo riusciti a fare di meglio. Siamo riusciti a trasformare, con un carpiato degno di Cagnotto, la sentenza della Corte di Cassazione che riconosce come tempo lavoro retribuito anche quello dedicato alla vestizione svestizione della divisa, in tempo per lo scambio delle consegne, da riconoscere solo al personale infermieristico e ostetrico. Principio mirabile ed lodevole quello che sostiene tale scelta, cioè l'esaltazione della professione infermieristica nel suo aspetto di pianificazione, valutazione e gestione della continuità assistenziale. C'è solo un piccolo dettaglio: che per sostenere questo lodevole principio si tagliano fuori dalla concessione dei 20 minuti per le consegne tutte le altre figure professionali (fisioterapisti, operatori socio sanitari, tecnici di laboratorio, operatori addetti all'assistenza, tecnici di radiologia etc) che saranno meno ammirevoli ma sono pur sempre lavoratori. Robetta da poco.

Questo è, riteniamo, uno dei punti focali dell'accordo firmato fra ASL 9 e OOSS sulle politiche dell'orario del personale del comparto sanità e se è comprensibile che la Dirigenza Aziendale faccia legittimamente il proprio lavoro cercando di aprire i cordoni della borsa solo quando costretta, se è comprensibile che il Nursing Up – il Sindacato degli infermieri – avendo iniziata per primo la “battaglia” sul cosiddetto cambio divisa firmi, ottenendo seppur con un nome diverso quello che voleva è, a nostro parere, meno comprensibile la firma di Sindacati che rappresentano anche le altre figure professionali escluse dall'accordo. A meno che non si invochi la “solita” difficile congiuntura economica Aziendale ed il “solito” senso di responsabilità a senso unico.

 

E' un accordo che riteniamo su questo specifico punto ingiusto e discriminatorio e per questo RdB inizierà già nei prossimi giorni, una raccolta di firme fra le lavoratrici ed i lavoratori interessati, al fine di promuovere una azione legale volta al riconoscimento dei 20 minuti per cambio divisa.

Valuteremo anche, non essendo RdB in trattativa perché nel comparto sanità non raggiunge a livello nazionale - a Grosseto si - il 5% per essere rappresentativa e data l'impossibilità di ottenere un tavolo di confronto separato con l'Azienda nonostante svariate richieste presentate, la possibilità di dichiarare a sostegno di questa vertenza lo stato di agitazione del personale.

 


 

Grosseto 26 febbraio 2010